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IL DIACONO

Nella nostra parrocchia il nostro Arcivescovo ha mandato un diacono: don Luigi Castrovilli Il diaconato è il primo dei tre gradi del Sacramento dell’Ordine sacerdotale (gli altri due gradi sono il Presbiterato e l'Episcopato.

La consacrazione diaconale determina un cambiamento sostanziale, ontologico, con la cessazione dello stato di laico e l'acquisizione di quello giuridico canonico di “chierico". Dal punto di vista linguistico ciò viene evidenziato dall’aggiunta del termine "don" davanti al proprio nome di battesimo, termine che rimanda al Signore (in latino Dominus di cui "don" è l'abbreviazione) dicendo la piena e totale donazione a Lui. Ma qual è il compito specifico del diacono all'interno della Chiesa?
Per rispondere a questa domanda è utile risalire all'etimologia del termine in questione, che deriva dal greco diakonéin (Servire); il Diacono, dunque, è colui che pone la sua intera esistenza a Servizio della comunità ecclesiale secondo un Ministero che gli è proprio e che comporta compiti ben determinati.

Il primo di questi è il Servizio alla Parola, che si attua nella proclamazione dei Vangelo durante la Messa e nella predicazione che gode della stessa autorità di Gesù Cristo, al cui munus (Dono-Compito) sacerdotale, profetíco e regale il Diacono è stato associato in forza del Sacramento ricevuto.

Questi stessi doni o munera conferiscono la facoltà di amministrare il Sacramento del Battesimo (di cui il diacono è, unitamente al Presbitero e la Vescovo, ministro ordinario) e di presiedere alle esequie funebri (senza la Messa).

Un ulteriore aspetto del ministero diaconale è la facoltà di impartire la Benedizione Divina sulle persone e sulle cose.
Infine, proprio del diaconato, è il Servizio alla carità, cioè la cura particolare per i membri più poveri e bisognosi d'aiuto all'interno della comunità cristiana. Quest'ultimo aspetto, a dire il vero, costituisce secondo il Nuovo Testamento (cfr. Atti degli Apostoli, capitolo 6) la motivazione principale dell'istituzione dei diaconi all'interno della Chiesa delle origini, in modo che ad essi venisse affidato il servizio delle mense e gli apostoli fossero liberi di dedicarsi interamente alla predicazione. Concretamente, oggi questo servizio alla Carità si attua, in generale, nella visita e nella assistenza spirituale ai malati e agli anziani.
Tutto ciò è possibile non perché il Diacono sia umanamente più dotato o più istruito di altri, ma sempre in forza dello Spirito Santo ricevuto nell'Ordinazione che conforma sempre di più il ministro a Cristo, nonostante i limiti e le fragilità che egli porta comunque nella sua carne.
E’ questa consapevolezza che ci spinge a ringraziare il Signore Gesù per questa preziosa presenza nella nostra comunità.