Martirologio romano28 Novembre Presso Corinto il natale di san Sostene, uno dei discepoli del beato Paolo Apostolo; di cui fa menzione lo stesso Apostolo, scrivendo ai Corinti. Lo stesso Sostene poi, da capo della Sinagoga convertitosi a Cristo, fu fieramente battuto alla presenza del Proconsole Gallione, e così consacrò con ottimo principio le primizie della sua fede.
A Roma san Rufo, che, con tutta la sua famiglia, fu fatto Martire di Cristo da Diocleziano.
In Africa i santi Martiri Papiniano e Mansueto Vescovi, i quali, al tempo della persecuzione dei Vandali, sotto l'Ariano Re Genserico, per la difesa della fede cattolica, bruciati per tutto il corpo con lamine di ferro infuocate, compirono un glorioso martirio. In quel tempo anche altri nove santi Vescovi, cioè Valeriano, Urbano, Crescente, Eustachio, Cresconio, Crescenziano, Felice, Ortolano e Fiorenziano, condannati all'esilio, compirono il corso della loro vita.
A Costantinopoli i santi Martiri Stefano il giovane, Basilio, Pietro, Andrea e trecentotrentanove Compagni Monaci, i quali, sotto Costantino Copronimo, straziati con vari supplizi per il culto delle sante immagini, confermarono la verità cattolica collo spargimento del sangue.
A Napoli, in Campania, la deposizione di san Giacomo della Marca, Sacerdote dell'Ordine dei Minori e Confessore, illustre per l'austerità della vita, per la predicazione apostolica e per molte legazioni compiute a vantaggio della Cristianità. Dal Sommo Pontefice Benedetto decimoterzo fu ascritto nel catalogo dei Santi.
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