Martirologio romano21 Dicembre A Calamina il natale del beato Tommaso Apostolo, il quale predicò il Vangelo ai Parti, ai Medi, ai Persiani ed agli Ircani, e poi penetrò nell'India, ove, avendo istruito quelle genti nella religione cristiana, per ordine del Re fu trafitto da lance e morì. Le sue reliquie furono prima trasportate nella città di Edessa, nella Mesopotamia, e poi ad Ortona, nell'Abruzzo.
Così pure a Friburgo di Svizzera il natale di san Pietro Canisio, Sacerdote della Compagnia di Gesù e Confessore, illustre per dottrina e santità, il quale, in tempi pericolosissimi per la Germania, strenuamente difese e propagò la fede cattolica. Dal Sommo Pontefice Pio undecimo fu ascritto nel catalogo dei Santi, e inoltre dichiarato Dottore della Chiesa universale, e la celebrazione della sua festa fu fissata al ventisette di Aprile.
Ad Antiochia sant'Anastasio, Vescovo e Martire, il quale, al tempo dell'Imperatore Foca, fu crudelissimamente ucciso dai Giudei, in una sollevazione da loro fatta contro i Cristiani.
A Nicomedia san Glicerio Prete, il quale, nella persecuzione di Diocleziano, fu straziato con molti tormenti, e finalmente, gettato nel fuoco, compì il martirio.
In Toscana i santi Martiri Giovanni e Festo.
Nella Licia san Temistocle Martire, il quale, sotto l'Imperatore Decio, si offrì in luogo di san Dióscoro, che era cercato a morte, e, sospeso sull'eculeo, trascinato e percosso con bastoni, conquistò la corona del martirio.
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