DUMBO

1a domenica di Avvento C

L’Avvento che iniziamo, cammino in preparazione al Natale,

rischia a volte di avere la consistenza di una piuma

che si appoggia al peso elefantiaco delle cose da fare:

nemmeno ce ne accorgiamo e rischia di volar via con nulla.

Sembra il fratello povero della Quaresima: almeno a quella

qualcuno presta un po’ di attenzione con qualche fioretto

o con qualche dieta mascherata da proposito o sacrificio.

Mi auguro davvero che questo Avvento abbia la consistenza

di una piuma, ma della piuma di Dumbo:

la piuma che riesce a far volare l’elefante.

Dumbo è il simpatico protagonista del cartone Disney del 1941.

Elefantino goffo, deriso, scartato, ridicoleggiato da tutti,

viene convinto da Timoteo, un topino suo amico,

che lui è in grado di volare se regge con la proboscide

una piuma magica. E così infatti Dumbo vola.

Nel finale del film, Dumbo, tornato nel circo dove viveva,

deve lanciarsi nella tinozza da un’altezza vertiginosa 

per il numero con i pagliacci.

Malauguratamente la piuma gli scappa via.

Allora il topo Timoteo gli urla: “Apri quelle orecchie, 

la piuma magica era un pretesto… puoi volare, dico davvero! 

Fa’ presto, ti prego…”.

E Dumbo si fida del suo amico e… vola.

L’Avvento è questa piuma: un nulla che ci può far volare.

I nostri impegni di fede e di preghiera rischieranno di essere

leggeri, volubili, sfuggenti come una piuma.

Ma grazie a questa piuma noi possiamo volare.

Perché l’Avvento è il periodo della fiducia di Dio nell’uomo:

un Dio che scende dal cielo perché l’uomo possa salirci,

un Dio che si fa uomo perché l’uomo diventi Dio.

Nel mistero del Natale ci accorgeremo che la piuma non serve,

che noi possiamo volare senza piuma 

perché abbiamo preso coscienza di ciò che siamo per Dio.

Ci dice Gesù nel Vangelo di oggi: “State attenti a voi stessi 

perché i vostri cuori non si appesantiscano”.

La piuma è per Dumbo la coscienza in se stesso, nel suo valore.

La “stima di sé” è la sensazione di “sapere chi siamo”

e sapere chi siamo per Dio, tanto da fargli lasciare il cielo

non per apparire a darci un dogma e poi dileguarsi,

ma per farsi uomo come noi, fratello e compagno di strada,

nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte,

finché morte non ci separi, anzi anche al di là della morte.

Questa è la storia di una promessa di amore, per noi,

ma se ci pensiamo bene è la scelta di Dio in Gesù.

Nel momento in cui percepisci così la vita,

c’è l’avvento di una consapevolezza di amore che ti fa volare,

anche se tutto intorno sembra pesante, greve, schiacciante.

Papa Benedetto XVI - che ad alcuni appariva rigido e freddo -

ha detto di sé in una intervista: “Mi piace vedere e cercare

l’aspetto divertente della vita, la sua dimensione gioiosa 

e non prendere tutto tragicamente.

Lo considero molto importante e necessario per il mio ministero.

Uno scrittore, Gilbert Chesterton, aveva detto che gli angeli

possono volare perché non si prendono troppo sul serio,

perché si prendono alla leggera. 

E noi forse potremmo anche volare un po’ di più, 

se non ci dessimo tanta importanza”.

Se a Dio piace la mia vita, vuol dire che la mia vita ha gusto,

che ciò che sono e che faccio sa di buono.

Vivere l’Avvento è scoprire come Dio vede me. Gli piaccio.

Questo è poco, ma è quella piuma che mi fa volare.

Se so chi sono, allora quello che ho o che non ho,

quello che faccio anche di sbagliato o non riesco a fare,

non può intaccare la mia dignità, il mio valore. 

Leonardo da Vinci, l’uomo che per primo ha pensato

di disegnare una macchina per far volare l’uomo, ha scritto:

“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, 

guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”.

E se in Gesù, che si fa uomo, noi siamo figli di Dio, 

come possiamo dubitare di volare?

Teniamo forte la piuma dell’Avvento per iniziare a volare.

Nonostante la nostra pesantezza e goffaggine elefantiaca

- grazie a Dio, al Dio di Gesù Cristo - avremo capito chi siamo.

Perché le fiabe non raccontano favole.

Buon Avvento e buon tutto!

In questo tempo i cristiani cercano di risvegliare l'attenzione e il desiderio per la sola persona che vive solo per noi, per dare senso a tutta la nostra vita e a tutte le nostre attese.

Buon avvento e buon tutto!